Pillole di cinese per docenti…
Perché :
Sempre più spesso tra i nostri alunni, (soprattutto nella scuola primaria e nella media, ma da qualche anno anche nella superiore), ci sono studenti, figli di immigrati extracomunitari, la cui lingua madre è il cinese o l’arabo, lingue particolarmente ostiche per noi occidentali i cui idiomi appartengono tutti, o quasi, al ceppo indoeuropeo.
Consapevoli di non poter pretendere da insegnanti didatticamente normo-dotati, quali noi per la maggior parte siamo, anche la conoscenza di suddette lingue, pur tuttavia non ci sfugge quale valenza didattica potrebbe avere, se nella classe ci fossero alunni di cinese o arabo L1, masticare un po’ di cinese o di arabo.
E come si fa?
Niente paura!
Basterà che il docente di buona volontà conosca in linea di massima e per sommi capi come queste due lingue funzionano : un corso accelerato di circa quaranta ore può dare per lo meno un’ idea delle caratteristiche basilari di queste lingue e aiutare ad orizzontarsi tra ideogrammi e “salamelecchi”.
La Cina è vicina!
Il cinese fa parte delle lingue cosiddette isolanti, “in cui le parole tendono a non avere struttura interna; in altri termini, ogni parola tende ad essere composta da un solo morfema, (i morfemi, dunque, non si combinano mai tra loro)”, e “ogni parola (quindi ogni morfema) esprime uno ed un solo significato, sia esso lessicale o grammaticale”. [1]
Quindi nomi, pronomi, aggettivi non hanno il genere, e spesso nemmeno il numero, e non si declinano.
L’articolo non esiste:
quello determinativo è sostituito dall’aggettivo dimostrativo 这 zhè(questo), oppure 那 nà(quello)
quello indeterminativo dal numerale 一 yi = uno
Il pronome personale rimane invariato;
l’aggettivo, quando ha valore di attributo, va sempre messo, come in latino o in inglese, davanti al nome.
L’aggettivo possessivo è formato dal pronome personale + 的 (de)
Es.: 我 的 爸爸 是 老師
Wo de baba shi laoshi
Mio padre è insegnante
I verbi cinesi non si coniugano. Per indicarne i tempi e i modi basta il contesto o un avverbio di tempo o l’aggiunta di una particella.
Il seguente ordine delle parole è rispettato quasi da tutte le frasi cinesi :
Avverbio o complemento di tempo + SOGGETTO + compl. indiretti + VERBO +
OGGETTO + Compl. di qualità formato da
得 (dé) + aggettivo o avverbio
Es.: 今天 我 你 說 得 好
Jintian wo ni shuo dé hao
Oggi io a te parlo bene
Pronuncia del cinese
Per quanto riguarda la pronuncia, il cinese ha poche e chiare regole e risulta ad un neofita molto più facile dell’ inglese o del francese, ma…
…bisogna tener conto dei toni . [2]
Infatti in cinese mandarino (lingua della famiglia sino-tibetana) vi sono quattro toni,
(il tono è una proprietà che caratterizza i suoni sonori, cioè i suoni che prevedono, nella loro articolazione, la vibrazione delle corde vocali): è possibile che due parole, con significato diverso, siano uguali in tutto, ad eccezione del tono”.
Le parole che seguono hanno lo stesso suono e si differenziano effettivamente solo per il tono:
tono parola: ideogramma significato:
1° yī 一 1 (numero)
2° yí 疑 ‘sospetto’
3° yǐ 椅 ‘poltrona/sedia’
4° yì 意 ‘significato’
In cinese mandarino, perciò, i toni sono fonologicamente e semanticamente pertinenti:
essi infatti consentono di distinguere i significati delle parole.
Per quanto concerne la sintassi, il cinese viene normalmente classificato tra le lingue SVO.
Soggetto – Verbo – Oggetto
Da queste poche e brevi annotazioni si può comprendere che il cinese dal punto di vista morfologico e sintattico non è difficile per chi come noi è abituato a lingue, antiche e moderne, estremamente flessive come il latino, il greco, il tedesco, l’italiano ecc., dotate per giunta di innumerevoli verbi irregolari.
La vera grande difficoltà del cinese è
- nel lessico, completamente diverso da quello dell’indoeuropeo,
- nei quattro toni in cui le parole possono essere pronunciate,
- nella scrittura ideografica, costituita da migliaia di caratteri, uno diverso dall’altro e tuttavia uno simile all’altro, tante zampette di mosca che fanno venire il mal di testa solo a guardarle…
… ma questo non ci deve scoraggiare, perché per nostra fortuna l’informatica ci viene in aiuto
e ci fornisce programmi di scrittura cinese veramente facili da usare, come quello che sto
ora usando io!
人子 奻 好大 忙 那 口我 你 他 她 中四 爸爸 去
Un po’ di cinese per voi …
我 你 祝 好胃口
我 你 祝 好 胃 口
wo ni zhù hao wèi kou
Io a te auguro buon appetito
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好胃口
好 胃口
Buon appetito
Hao wèi kou
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你 忙 吗? 我 很 忙
你 忙 吗? 我 很 忙
Domanda : Ni mang ma ? Risposta : Wo hen mang
Tu (sei) occupato ? Io molto occupato
吗 = particella interrogativa = ma ?
忙 = mang = occupato
____________________
Pronomi personali cinesi…
我 wo = Io 你 ni = tu 他 ta = lui / lei
我們 wo men = noi 你們 ni men = voi 他們 ta men = loro
你好
你 好
Ni Hao = Salve
Domanda : 你 好 吗?
你 好 吗?
Ni hao ma ?
Tu bene ? (Come stai?)
Risposta : 很 好
很 好 . hen hao = molto bene
Hao 好 = buono, bene
_________________
我 wo = io
是 shì = sono
老 师 laò shi = insegnante
我 是 老 师
我 是 老 师 Wo shì laò shi Io sono un’insegnante
人 = ren 子 = z i = figlio, bambino 大 = dà = grande
uomo (persona umana)
女 = nu = donna 男子 = nan zi = uomo
男人 = nan ren = uomo
女人 = nu ren = donna 口 = kou = bocca
天 = tian = giorno, cielo, paradiso 安 = an = pacifico, tranquillo 門 = mén = porta
Piazza 天 安 門
Tian’an mén = Piazza delle tranquille porte del cielo
Le proposizioni interrogative in Cina…
Anche in Cinese ci sono pronomi, aggettivi, avverbi interrogativi che servono ad introdurre le domande :
shén me ? wèi shén me ? hé ? wèi hé ? zen me ?
什 么? 为 什 么? 何? 为 何? 怎 么?
Che ? Che cosa? perché ? che ? perché ? come ?
zen me le ? zen me yang ? na? na’ er ? duo me ?
怎 么 了? 怎 么 佯? 哪? 哪 兒? 多 么?
cos’è successo com’è ? quale ? dove ? quale posto ? quanto ? (avv.)
duo shao ? duo shao qian ? na ben bào zhi ? shén me shi hou ? lì ru ?
多 少? 多 少 錢? 哪 本 報 紙? 什 么 侍 候? 如 ?
quanto ? quanto costa ? quale giornale ? quando ? come ?
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Ecco un breve dialogo con domande e risposte tra due cinesi :
王明 Wang Ming e 李红 Li Hong …
王明 : “ 我 去 電 影. 你 呢?”
Wo qu diàn ying. Ni ne?
Io vado al cinema. E tu ?
李红 : “ 也 許 ”
Ye xu . “Forse…”
王明 : “ 一 之, 你 去, 不 去?”
Yi zhi, ni qu, bu qu ?
Insomma, tu vieni o non vieni ?
李红: “ 是, 好 的. 我 也 來 電 影.”
Shì , hao de. Wo ye lai diàn ying.
Sì, va bene. Io anche vengo al cinema.
E questa è una favoletta in cinese…
Láng hé xiǎo yáng
狼 和 小 羊 Il lupo e l’agnello
Yǒu yī cì yī zhǐ láng duì yī zhǐ xiǎo yáng shuō:
有 一 次 一 只 狼 对 一 只 小 羊 说:
Una volta un lupo a un agnello dice :
« Wǒ xiǎng gēn nǐ jiāo péng you. Nǐ ne ?
“ 我 想 跟 你 交 朋 友 . 你 呢?”
“Io desidero essere tuo amico . E tu?”
xiǎo yáng huí dá shuō: “ Wǒ yě xiǎng gēn nǐ jiāo péng you. ”
小 羊 回 答 说: “ 我 也 想 跟 你 交 朋 友 ” .
L’agnello risponde : “ Io anche voglio essere tuo amico.”
Nà láng wèn : Jīn tiān wǒ men yīqǐ qù sēnlín ma ? .* [3]
那 狼 问: “今 天 我 们 一起 去 森林 吗?”*
Allora il lupo chiede : “ Oggi noi due insieme andiamo nel bosco ?
xiǎo yáng wèn : Wèi shénme ?
小 羊 问: “ 为 什么?”
L’agnello chiede : “Perché?”
Láng hǎn jiào de shuō : “ nǐ qù bú qù ?
狼 喊 叫 地 说 : “ 你 去 不 去? ”
Il lupo urlando dice: “ Tu vieni o non vieni ? ”
xiǎo yáng : « Wǒ bú qù! »
小 羊 : “ 我 不 去!”
L’agnello : “ Io non vengo!”
Nà láng shuō : “nǐ zài yě bú shì wǒ de péng you !”
那 狼 说 : “ 你 再 也 不 是 我 的 朋 友 ! ”
Allora il lupo dice : “ Tu più non sei mio amico!”
Yīncǐ láng ba wú gū de xiǎo yáng chī diào
因此 狼 把 无 辜 的 小 羊 吃 掉!
Perciò il lupo l’innocente agnello mangia .
[1] Nicola Grandi, Tipologia linguistica, mod. 5- Italiano lingua 2, lingua di contatto, lingua di culture. MIUR
[2] Caratteristica del tono: Simbolo: – Caratteristica del tono: Simbolo:
Tono 1: alto costante – Tono 3: discendente-ascendente ˇ
Tono 2: alto ascende ´ Tono 4: alto discendente `
il tono 1 parte dal livello massimo e si mantiene costante in tutta la sua durata.
Il tono 2 invece parte da un livello medio-alto e raggiunge poi il livello massimo.
Il tono 4 segue il percorso inverso: inizia con il valore massimo e scende poi al minimo.
Il tono 3 è quello dalla modulazione più complessa: parte da un livello medio-basso, scende al minimo e risale poi fino al valore 4, dunque quasi al massimo.
[3] * Anche in cinese se un’interrogativa non è introdotta da alcun termine interrogativo aggiunge,
(come in latino –ne), alla fine della frase una particella interrogativa : 吗? ma
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